Il Mediterraneo è un hot spot dei cambiamenti climatici. Capire come le popolazioni umane del Paleolitico hanno risposto ai cambiamenti ambientali e alle variazioni del livello del mare negli ultimi 400 mila anni consente di fare tesoro del patrimonio culturale del passato per pianificare il futuro. Il Progetto SPHeritage propone un nuovo approccio interdisciplinare per studiare come le popolazioni umane preistoriche (ultime popolazioni di uomo di Neanderthal e i più antichi Homo sapiens) hanno interagito con le variazioni ambientali e in particolare con le variazioni del livello del mare nell’arco ligure-provenzale, utilizzando un’originale combinazione di moderne tecniche di geologia microinvasiva, analisi paleontologiche ed archeologiche, revisione critica delle serie stratigrafiche degli scavi del passato.

L’area archeologica dei Balzi Rossi (Ventimiglia, al confine tra Italia e Francia) rappresenta un’occasione unica per affrontare questo tema essendo uno dei siti più importanti per le popolazioni paleolitiche in tutto il Mediterraneo, e a livello europeo. Durante i periodi interglaciali, ovvero nelle fasi climatiche calde, il paesaggio litorale dei Balzi Rossi era simile all’attuale, come testimoniato da segni di erosione associati a bioincrostazioni e depositi costieri sabbiosi contenenti faune marine evidenti in numerose grotte del sito. Nelle fasi climatiche fredde, invece, quando il livello del mare era sino ad un centinaio di m più basso dell’attuale, una pianura costiera ora sommersa, ampia fino a 10 km, separava il litorale dalla falesia dei Balzi Rossi. Nei depositi di sedimenti continentali formatisi durante le glaciazioni presenti nelle grotte sono contenuti, associati a manufatti di industria litica, molluschi marini utilizzati sia per scopi alimentari che ornamentali.

Le nuove analisi permetteranno di ricostruire che tipo di rapporto avessero le popolazioni umane del Paleolitico con il loro ambiente, e come le variazioni del livello del mare abbiano modificato i loro comportamenti e l'uso che facevano del territorio. I risultati potranno aiutare a capire cosa potrebbe accadere in futuro nello scenario previsto di riscaldamento climatico globale e aumento del livello del mare nel Mediterraneo.